TAGLIACOZZO ( L'Aquila )-La madre badessa riceve una telefonata di una fantomatica dipendente comunale la quale, dopo averle descritto accuratamente alcune operazioni amministrative inerenti un contributo finanziario devoluto dalla Regione per i lavori di manutenzione del tetto del monastero e averle annunciato che i soldi erano stati bonificati sul loro conto, le ha chiesto di rigirare subito 2.700 euro, tramite una post-pay su un altro conto postale perché vi era stato un errore in eccesso nella cifra; anziché 30.000 euro erano stati versati per sbaglio 32.700 euro e la cifra in più era destinata ad altro conto.
Così l'ignara badessa non immaginando che si trattava di una truffa, si è recata nell'ufficio postale per compiere l'operazione, dopo aver racimolato il denaro che sarebbe servito per la preparazione di dolciumi da vendere in vista della Pasqua.
Quando poi ha portato la ricevuta in comune, si è materializzata la truffa.
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