MADRID - la Spagna fa un passo avanti nella tutela dei cittadini e introduce un “congedo climatico” retribuito mentre molti Paesi ( Italia in prima fila ) sono ancora alle prese con la sfida di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Ma cosa si intende esattamente per “congedo climatico”? Si tratta di un permesso retribuito che i lavoratori possono richiedere quando le autorità emettono un’allerta meteo per eventi estremi che potrebbero mettere a rischio la loro incolumità.
La Spagna non solo concede ai lavoratori il diritto di rimanere a casa in caso di allerta meteo, ma obbliga anche le aziende a dotarsi di protocolli specifici per affrontare le emergenze climatiche entro 12 mesi.
Il “congedo climatico” è un esempio concreto di come la politica possa e debba intervenire per proteggere i cittadini e adattarsi ai cambiamenti climatici. Mentre i governi sono spesso restii ad approvare leggi che potrebbero “rallentare” l’economia, la realtà è che i danni causati dagli eventi estremi stanno diventando insostenibili, sia in termini economici che sociali.
Il governo spagnolo ha stimato che la catastrofe di Valencia costerà alle casse dello Stato almeno 2,3 miliardi di euro.
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