domenica 15 dicembre 2024

I suoi operai non trovano casa, l'imprenditore compra per loro un intero palazzo: «Sono migranti, nessuno vuole affittare»

 


VILLANOVA di MONDOVI ( Cuneo )- Prima ha provato affittando alcuni alberghi, come garante, per i suoi operai. Poi ha deciso di acquistare direttamente degli appartamenti. Una decisione ferma e coraggiosa quella presa da Paolo Giuggia – imprenditore della ditta di costruzioni Fratelli Giuggia conosciuta nella zona del cunese dal 1881 – dopo la situazione disperata dei suoi operai migranti che non riescono a trovare una fissa dimora.

 «Mi rimbocco le maniche e compro una palazzina intera, un porto sicuro per i nuovi lavoratori», dice Giuggia al Corriere della sera.

Grazie al superbonus e ai piani del Pnrr, Giuggia inizialmente ha deciso di risolvere i problemi, legati alla mancanza di alloggi per i suoi dipendenti, affittando alberghi per qualche mese. Lo scopo era permettere agli operai di poter trovare delle soluzioni in maniera autonoma. 

Ma tutto si è rivelato vano: «Una serie di le faremo sapere». L'idea di affittare direttamente alberghi ha dato i suoi frutti ma, come riporta Giuggia al giornale, i costi erano sconvenienti: «Rischiavano di far esplodere il nostro bilancio». A quel punto, dopo aver valutato le effettive spese, decide di costruire direttamente lui le case per i suoi lavoratori: «Compro una palazzina intera, la ristrutturo e ci faccio una quindicina di appartamenti».

«Abbiamo bisogno di lavoratori» ha dichiarato Giuggia.

Giuggia, come riportato dal Corriere della sera, ha raccontato la vicenda in occasione di una riunione di imprenditori per la firma su un accordo siglato tra Fondazione Industriali e Prefettura di Cuneo. L'accordo prevede l'inserimento lavorativo, nelle aziende, delle persone nei centri di accoglienza straordinaria (Cas). L'imprenditore, però, non intende  prendersela con chi non affitta case a stranieri, ma rivolge le sue parole allo Stato che non fornisce il giusto inserimento di queste persone: «I timori di tanti si affievoliscono quando questi lavoratori si presentano con le famiglie. Ma questo può succedere solo in un secondo momento: quando hanno un lavoro stabile, permesso e documenti in regola – spiega Giuggia e infine aggiunge – Bisogna accompagnare queste persone. Se non lo fa lo Stato ci pensiamo noi imprenditori. Non sono l’unico ad avere in cantiere il progetto di adibire un palazzo di proprietà per i nostri lavoratori».( Leggo e altri giornali )

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