lunedì 16 dicembre 2024

FIGLIO a DICEMBRE

 


Sono le quattro di un pomeriggio di dicembre 

ed il sole è ancora troppo alto .

Mai mia nonna conobbe un caldo così.

Su una riva del fiume 

cigni e oche si riscoprono in questa bozza di primavera .

Gente,

gente comune passeggia quasi incredula peer questa ipotesi d'estate .

Tutto così strano fuori ,

tutto così chiaro dentro .

Mi ritrovo 

ingenuamente 

a scrivere queste righe 

a sporcare questo foglio di un lungo dolore.

Figlio di una vita malata ,

di storia malate ,

emozioni malate .

Figlio di un lungo inverno,

mai graziato dai venti del sud.

Ombre si rincorrono nella mia mente .

Sfidano ogni giorno 

con le mie emozioni giocando .

Figlio di paure sbagliate ,

messaggi inopportuni ,

ansie tremanti .

Tiro la coperta ,

ma ho sempre più freddo .

E mi perdo ,

da sempre,

ritrovandomi solo per queste parole ,

di questo inchiostro blu .

Per il tempo di asciugarmi una lacrima ,

di accarezzarmi una spalla

e poi 

buio .



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