GENOVA _ “Faceva quel che faceva… a me non piaceva ma non gliel’ho mai detto perché mi dava dei soldi”, così ha raccontato ai militari dell’Arma la giovane vittima delle ripetute violenze sessuali commesse dei suoi confronti da padre A. M. , appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi, direttore della scuola elementare e della Fondazione Assarotti di Genova e parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Finale Ligure, arrestato e adesso ai domiciliari.
Non aveva ancora compiuto 13 anni. Aveva conosciuto il, prete in chiesa, dove andava con la famiglia: i rapporti con il prete arrestato sono andati avanti fino a giugno di quest’anno quando sono stati interrotti dalle indagini che hanno portato alla prima perquisizione a carico del sacerdote.
La giovanissima vittima ha detto di non aver subito mai costrizioni e di aver lasciato fare il 60enne perché in cambio riceveva soldi e regali: “almeno 5mila euro” scrive la gip oltre vestiti, console Nintendo e altri gadget costosi.
Gli caricava soldi su una carta prepagata che gli aveva intestato.
Sono stati proprio i genitori del giovanissimo a far scattare l’indagine. Fin dall’inizio – siamo nel 2021 – avevano notato la predilezione di Padre M.
Secondo l’accusa, ha cercato di adescare anche altri ragazzini che avevano cominciato a frequentarlo per “sapevo da un mio compagno di scuola che regalava delle sigarette elettroniche” ha detto uno di loro. M. avrebbe offerto ai ragazzini bevande, alcolici a volte anche soldi e avrebbe tentato carezze e approcci. ( Da Genova 24 )-
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