mercoledì 9 ottobre 2024

GALLARATE - 3 OTTOBRE, TRA DOLORE E DETERMINAZIONE AD ANDARE AVANTI

 


GALLARATE ( Va )- Dal 3 ottobre il nostro bosco non c’è più. Gli alberi abbattuti, decine di tronchi al suolo, privi di vita. Gli escavatori hanno straziato e massacrato gli animali che nel bosco avevano la loro casa. Speriamo con tutto il cuore, con un cuore rigonfio di lacrime, che siano riusciti a scappare e a mettersi in salvo ma sappiamo che il periodo di riproduzione e di svezzamento dei piccoli per ricci e minilepri è ancora in corso e temiamo che le mamme abbiano dovuto scegliere se abbandonare i loro piccoli o morire con essi.

Qualcuno ha detto: giovedì 3 ottobre pioveva, ma non era pioggia, era il bosco che piangeva.

Difficile riassumere due mesi di lotta in difesa del bosco di via Curtatone in poche righe.

Il 5 agosto gli operai della ditta Tagliaferri sono giunti per tagliare ma noi li avevamo preceduti e siamo entrati nel bosco seguendoli passo passo e impedendo loro di tagliare.

Il giorno dopo, purtroppo, il taglio è avvenuto e ha coinvolto il nucleo centrale del bosco. Quella notte dei ragazzi sono saliti sugli alberi e da quel momento sugli alberi sono rimasti, occupando il bosco. Fino al 3 ottobre quando sono stati fatti scendere con la forza, terrorizzandoli con motoseghe che tagliavano alberi a brevissima distanza da loro.

Ci saranno altri momenti per soffermarci su altri aspetti dell’impegno di questi due mesi. In questo momento ci preme chiedere ai firmatari, in particolare di Gallarate e della zona, un altro contributo, oltre alla firma di questa petizione.

Abbiamo chiesto al nostro avvocato di approfondire gli aspetti legali del progetto Grow29 e il suo approfondimento ha prodotto un’istanza amministrativa che domenica 22 settembre è stata firmata in presenza del legale da 25 cittadini e subito inviata ai destinatari. 

I destinatari sono amministratori e tecnici del Comune di Gallarate e dirigenti di Regione Lombardia. L’istanza solleva con il Comune di Gallarate e Regione Lombardia l’inadempienza del Comune circa l’attivazione dei tavoli partecipativi con cui avrebbe dovuto coinvolgere i quartieri di Cajello e Cascinetta e i cittadini di Gallarate nella progettazione di Grow29. Questi tavoli partecipativi erano previsti nel Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia e Comune di Gallarate quale requisito imprescindibile per l’aggiudicazione del bando e sono richiamati anche dal Regolamento europeo.

Viene quindi sollecitata Regione Lombardia a scegliere nel ventaglio di strumenti legali di cui dispone nei confronti del Comune di Gallarate – ispettivo, di controllo, sospensivo, di revoca … – quelli più idonei a indurre il Comune a rispettare gli obblighi contratti con Regione e Unione Europea attivando i tavoli partecipativi o a interrompere il progetto in caso di ostinata inadempienza da parte del Comune.

L’istanza segnala anche alla Regione Lombardia la collocazione del polo scolastico unico in un’area boscata, collocazione sottaciuta dal Comune nei documenti progettuali con cui ha partecipato al bando, in epoca antecedente all’approvazione della variante al PGT con cui è stata cambiata la destinazione d’uso dell’area boschiva. Questa collocazione pone Regione Lombardia in rotta di collisione con le politiche di sostenibilità ambientale e neutralizzazione climatica nei confronti delle quali regione Lombardia svolge un ruolo di garanzia nella sua funzione di Autorità che gestisce l’erogazione di fondi comunitari agli Enti Locali.

Questa istanza è aperta alla sottoscrizione di tutti i cittadini gallaratesi e anzi è molto importante che in tanti e tante la sottoscrivano per rivendicare il loro diritto alla progettazione partecipata. Per questo abbiamo previsto questa settimana il seguente appuntamento:

mercoledì 9 ottobre ore 18.30-20.00

sabato 12 ottobre ore 10.00- 12.00

in via Carlo Cattaneo 12, Gallarate, presso ditta Sorbaro.

Con l’abbattimento del bosco di via Curtatone, che ci lascia affranti e desolati, non sono venute meno le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere questa lotta, nel nome dei bambini condannati a respirare smog in scuole appollaiate sul cavalcavia di un’autostrada e allontanati dal cuore dei loro quartieri. 

 

Viva il bosco di via Curtatone!

Olivia Pastorelli 


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