sabato 21 settembre 2024

Giornata Mondiale Alzheimer

 


MERCALLO -Oggi, sabato 21 settembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

E'  un'occasione per diffondere consapevolezza sulla più comune forma di demenza, una condizione - quella delle demenze in generale e non solo di tipo Alzheimer - che secondo l'OMS interessa oggi 55 milioni di persone nel mondo e che nei prossimi 25 anni potrà colpire 139 milioni di persone .

La demenza non è conseguenza inesorabile dell'invecchiamento, molti anziani ultranovantenni hanno conservato le funzioni cerebrali e quindi sappiamo che è possibile anche vivere un'età avanzata in salute.

La demenza é un insieme di sintomi dovuti ad una malattia che colpisce il cervello e che comporto un peggioramento di:

  • facoltà mentali (memoria, linguaggio, capacità di ragionamento, capacità di riconoscere oggetti e persone)
  • affettività ed emotività (depressione, ansia)
  • comportamento e personalità (aggressività, agitazione)

Questi sintomi non permettono le attività quotidiane sociali e lavorative del malato, con conseguente peggioramento della qualità della vita, isolamento e perdita di autonomia.

Esistono diverse forme di demenza, la più comune è la malattia di Alzheimer, che prende il nome da Alois Alzheimer, neuropsichiatra tedesco che ha descritto per primo la malattia.


sintomi dell'alzheimer

Nel 2005 l'American Alzheimer Association ha pubblicato i 10 campanelli di allarme per la malattia di Alzheimer:

  1. andare in confusione ed avere dei vuoti di memoria,
  2. non riuscire più a fare le cose di tutti i giorni,
  3. faticare a trovare le parole giuste,
  4. dare l'impressione di avere perso il senso dell'orientamento,
  5. indossare più abiti, uno sopra all'altro, come se non si sapesse vestire,
  6. avere problemi con il conteggio dei soldi,
  7. riporre gli oggetti in posti inconsueti,
  8. avere sbalzi d'umore senza motivo,
  9. cambiare carattere,
  10. avere meno interessi e meno spirito d'iniziativa

Quando sono visibili almeno quattro di questi campanelli d'allarme è bene confrontarsi con il proprio medico di base.

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