VENEZIA L'assessore Boraso è stato portato in carcere questa mattina nel corso dell'operazione eseguita da circa 200 finanzieri.
È accusato dei reati di corruzione, autoriciclaggio, fatturazione per operazioni inesistenti e organizzazione di gare pubbliche non corrette.
Oltre a lui è finito in carcere l'imprenditore edile Fabrizio Ormenese, mentre altre sette persone sono state ristrette ai domiciliari e per altre sei c'è l'interdizione all'esercizio dell'attività imprenditoriale per 12 mesi. Risultano indagati anche il direttore generale di Avm/Actv, Giovanni Seno, e il responsabile del settore appalti del Comune, Fabio Cacco.
In sostanza, l'assessore Boraso sarebbe «intervenuto sugli appalti pubblici» e favore di «soggetti a lui vicini, o che si avvicinavano a lui» per ottenere l'assegnazione di questi appalti o per chiedere modifiche dei piani regolatori. In cambio, avrebbe ottenuto denaro tramite le sue società. Boraso, ha aggiunto Cherchi,( PROCURATORE CAPO ) «interveniva direttamente sui funzionari pubblici del Comune di Venezia, i quali, con qualche eccezione, non si sarebbero opposti alle sue richieste».
Parallelamente, ha annunciato il procuratore capo Bruno Cherchi, la procura ha inviato al sindaco Luigi Brugnaro un avviso di garanzia «a sua tutela» in merito ad accertamenti avviati nei confronti del suo blind trust, il fondo che gestisce il patrimonio di Brugnaro.( Venezia Today )
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