venerdì 26 luglio 2024

SALUTI FASCISTI IN CLASSE COL PROFESSORE ACCUSATO ANCHE DI OMOFOBIA , RAZZISMO .....

 



ROMA -Saluti fascisti commenti omofobi e razzisti all’istituto Superiore Tecnico Economico - Tecnologico - Linguistico Pirelli di Roma, in via Rocca di Papa. A finire nella bufera è un professore di Storia e Filosofia che sarebbe stato immortalato in foto e video dai suoi studenti i quali, solo dopo la maturità e grazie anche al supporto dei  genitori, avrebbero trovato il coraggio di denunciare l'accaduto.


 In una delle foto, pubblicate da La Repubblica  il professore sarebbe stato ritratto insieme a un ragazzo riverso sulla cattedra, mentre sembrerebbe mimare un atto sessuale. In un altro scatto il docente è in mezzo a un gruppo di studenti, due dei quali fanno il saluto romano.

 A quanto raccontano gli studenti ci sarebbero anche dei video in cui il prof. parlerebbe di quando era studente e guardava i «pornazzi». Ad un ragazzo gay, inoltre, il prof. avrebbe chiesto se fosse andato al Muccassassina e quanti rapporti avrebbe avuto durante la serata.
Ma non finisce qui, il docente sarebbe accusato anche di razzismo: a uno studente d’origine filippina avrebbe chiesto quando sarebbe andato a pulire casa sua, mentre una ragazza di origine egiziana sarebbe spesso stata spostata al primo banco.

L'indagine

L'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ha avviato un'indagine interna. «Siamo profondamente rammaricati e preoccupati per quanto riportato, poiché comportamenti razzisti e omofobi sono inaccettabili e in netta contraddizione con i valori di inclusività - spiega l'ufficio in una nota- la nostra priorità è garantire un ambiente educativo sicuro e rispettoso per tutti gli studenti». «La Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ribadisce il suo impegno nel combattere ogni forma di discriminazione e nel promuovere un clima scolastico inclusivo. Qualsiasi comportamento che violi questi principi sarà affrontato con la massima serietà e determinazione -prosegue la nota- Concludiamo esprimendo il nostro sostegno agli studenti e alle famiglie coinvolte, assicurando loro che lavoreremo incessantemente per ristabilire un ambiente educativo sereno e rispettoso dei diritti di tutti».

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