PISA - Offeso con frasi razziste e schiaffeggiato per strada il presidente dell’Unità migranti in Italia.
Ibrahima Dieng si era fermato a salutare il figlio “quando un auto ha colpito la mia bici e un uomo mi ha urlato offese, picchiato e minacciato con una spranga”.
Due giorni fa è stato aggredito con una spranga e gli è stato chiesto di 'tornare al suo paese', oggi però la città si è mobilitata e Ibrahima "Ibra" Dieng, presidente dell'Unità Migranti e biciclettaio nel negozio Papini, può finalmente dire che "questa è la sua Pisa".
Sono state tantissime le persone che gli hanno espresso e continuano a esprimergli la propria solidarietà per l'avvenimento: politici, istituzioni e cittadini. Il messaggio di Ibra per loro è semplice ma efficace: "Grazie per la vicinanza, popolo pisano. Mi avete dimostrato che Pisa è anche mia".
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