PORTO CESAREO ( Lecce )- Una nuova frontiera di truffa in riva al mare. Non più quella con lo specchietto, ormai passata di moda e troppo conosciuta per essere messa in pratica. In Salento, una banda di truffatori sta sperimentando un magheggio finora mai denunciato alle forze dell’ordine. Le location sono le marine di Nardò: Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, prevalentemente. In azione, secondo le segnalazioni raccolte dalle forze dell’ordine, sarebbe un gruppetto di truffatori con una marcata ed evidente inflessione campana. La tecnica è tanto singolare quanto remunerativa: i malviventi si piazzano nel parcheggio delimitato dalle strisce a blu, di quelli a pagamento.
Attendono l’arrivo di un’altra macchina che accedo nel parcheggio frontale. A questo punto scatta il raggiro: i passeggeri scendono dalla macchina. All’automobilista di turno riferiscono di aver ripreso l’ingresso nel parcheggio con il telefonino e di essere in possesso delle immagini di un tamponamento che, in realtà, non si è mai verificato.
Di solito sanno quali bersagli colpire: per lo più anziani. Che, colti dal panico, non riescono a reagire. “Sono come ipnotizzati” riferiscono gli investigatori e nella concitazione spesso e volentieri acconsentono alle richieste risarcitorie avanzate sul momento dai truffatori. I danni? Quantificati in poche centinaia di euro.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO