ROMA - Basta con "avvocata" e anche con "sindaca".
Una proposta di legge della Lega punta a vietare negli atti pubblici "il genere femminile per neologismi applicati ai titoli istituzionali dello Stato, ai gradi militari, ai titoli professionali, alle onorificenze, ed agli incarichi individuati da atti aventi forza di legge".
Il testo, a firma del senatore leghista, Manfredi Potenti, è ancora una bozza da sottoporre al drafting ma è già chiarissima nelle premesse.
Le multe (articolo 5): "La violazione degli obblighi di cui alla presente legge comporta l'applicazione di una sanzione pecuniaria amministrativa consistente nel pagamento di una somma da 1.000 a 5.000 euro".
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO