martedì 25 giugno 2024

FEMMINICIDIO TENTATO

 


RACALE ( Lecce )- Ha colpito con due coltelli, in più parti del corpo, la sua ex fidanzata 21enne che ora è ricoverata in gravi condizioni. È accaduto la notte scorsa, fra il 24 e il 25 giugno, a Racale in provincia di Lecce. L'aggressore, un 22enne, è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. I due si erano lasciati un mese fa dopo sei anni di relazione.

I due, scondo la prima ricostruzione dei militari, avevano guardato con amici la partita dell’Italia contro la Croazia. Poi lui aveva accompagnato la ex fidanzata a casa e aveva raggiunto di nuovo la comitiva. Poco dopo però si è presentato in casa della ragazza con due coltelli. E nel giardino dell’abitazione l’ha colpita più volte.

A nulla è servito il tentativo della madre della giovane di fermare l’aggressore. E prima di scappare, il 22enne ha sfasciato l’auto della ex, trovata danneggiata dai carabinieri al loro arrivo.

La ragazza è stata subito soccorsa dai genitori. Le sue condizioni sono molto gravi, è in prognosi riservata ma i medici sperano di salvarle la vita. 

Sono in corso indagini per comprendere come il ragazzo si sia procurato i coltelli con cui si è presentato a casa della vittima. Il 22enne viene descritto come un giovane particolarmente irrequieto. Il padre è un militare in servizio in Marina molto attivo anche nella comunità parrocchiale. Da ore, con la moglie ha raggiunto l’ospedale dove è ricoverata la fidanzata del figlio per stare accanto ai genitori della 21enne. “Deve pagare mio figlio - ha confidato nell'immediatezza del fatto - e rimanere in carcere per comprendere la gravità del suo gesto”.

Nel pomeirggio la ragazza è stata dichiarata fuori pericolo: l’intervento chirurgico è durato circa 13 ore all'ospedale di Gallipoli. L'operazione è perfettamente riuscita ed è stato scongiurato il rischio di amputarle l'arto. Precauzionalmente è stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva. Intanto proseguono le indagini per accertare la presenza di un complice in auto insieme all'aggressore. Che soffrirebbe di un disturbo della personalità così come attesterebbe un'ampia documentazione rilasciata dall'Asl.

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