ROMA- « Le mie ballate, ma anche le opere per il quartetto, nascono dal desiderio di raccontare storie, di raccontare quello che mi succede e quello che vedo intorno a me. Un po' alla maniera dei cantastorie. Ho sempre amato raccontare delle storie!»
Nata il 19 gennaio 1937 nella Città Eterna, Giovanna Marini viene tirata su da una famiglia di musicisti e negli anni '70 fonda la prima scuola di musica popolare in Italia, a Testaccio.
Ma la sua storia inizia molto prima: studia e si diploma in chitarra al Santa Cecilia, si perfeziona con Andres Segovia.
Negli anni '60 collabora con mostri sacri della letteratura e della musica come Italo Calvino, Dario Fo, Gianni Bosio, Roberto Lydi, Pier Paolo Pasolini, Diego Carpitella. Parole, musica, poesia insieme. E infatti collabora con Peppino Marotto, celebre poeta sardo.
Nel 1964 partecipa allo spettacolo "Bella Ciao" a Spoleto, l'anno dopo a "Ci ragiono e canto", "Vi parlo dell'America", "Chiesa Chiesa ed Eroe" con Dario Fo. Giovanna Marini, però, per arrivare al grande pubblico dovrà attendere decenni: nel 2002 incide con Francesco De Gregori "Il fischio del vapore". A quel punto diventa la "Joan Baez" italiana, colonna della musica italiana del Novecento, portavoce del canto popolare e del suo valore politico.
Valore politico che si esprime scrivendo su Ustica con Marco Paolini, sulla morte di Pasolini e quando compone "Treni per Reggio Calabria
....................................................
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO