La firma dell’accordo di programma per l’ospedale unico non è la pietra tombale della difesa degli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio.
Non solo restano tutte le criticità (riduzione dei posti letto, un solo pronto soccorso, la distruzione di un’area verde, la viabilità, ecc.), non solo resta la contrarietà della stragrande maggioranza della popolazione, ma resta la possibilità di fermare il progetto in favore del riammodernamento dei due ospedali esistenti attraverso il ricorso che è stato promosso dal Comitato per il diritto alla salute del varesotto, Medicina democratica e Centro per la salute Giulio A. Maccacaro Odv, insieme a tante persone che lo hanno sottoscritto e con il sostegno di comitati, associazioni,
sindacati.
Nella volontà di tutelare l’area verde boscata e il diritto alla salute e alle cure sanitarie, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica evidenzia violazioni della normativa unionale, nazionale e regionale; false ed errate applicazioni della stessa normativa ed eccesso di potere, che hanno leso (e lederanno) il diritto dei cittadini e delle cittadine a partecipare alle decisioni in materia ambientale, il diritto alla salute, il diritto individuale e collettivo alla cure sanitarie e i diritti
discendenti dal principio di ragionevolezza dell’attività amministrativa ".
La sequenza degli atti del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica dell’accordo di programma mostra che la realizzazione dell’ospedale unico sull’area prescelta doveva avvenire ad ogni costo e che le fasi delle osservazioni e del contributo partecipativo sono state completamente trascurate e non esaminate approfonditamente poiché, diversamente, ove le si fosse realmente
considerate, ciò avrebbe portato alla conclusione di orientare altrove gli interventi e le risorse disponibili. Il tutto in un contesto in cui si è escluso in ogni modo qualsivoglia confronto pubblico su tema.
I costi di un’azione legale sono importanti anche quando si persegue il bene collettivo. Ma i ricorsi non devono essere relegati a una possibilità riservata solo ai ricchi: tutte e tutti insieme possiamo essere ricchi della volontà di difendere i nostri ospedali pubblici e il nostro diritto alla salute, insieme possiamo reperire le risorse economiche necessarie per sostenere il ricorso.
Per questo stiamo promuovendo una raccolta fondi partecipata e diffusa. Tutti e tutte possono contribuire:
– con un versamento a Medicina democratica sul conto di Banca Etica IBAN IT36 A050 18016000 0001 7036 708 con causale “salviamo gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio”
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