ROMA - I fatti sono avvenuti il 15 marzo e secondo quanto emerso l'uomo non accettava il fatto che il ragazzo avesse preso una nota e poi anche la sospensione, a quanto pare dopo aver preso a parolacce un insegnante, e per questo motivo ha fatto irruzione nell'ufficio in cui il preside stava lavorando con alcuni collaboratori. Prima lo ha minacciato, intimandogli di annullare il provvedimento disciplinare, e poi, quando IL dirigente lo ha invitato a calmarsi, si è scagliato contro .
Un pestaggio che, oltretutto, sarebbe avvenuto sotto gli occhi del figlio piccolo dell'aggressore, che l'uomo aveva portato con sé in quella che è sembrata una vera e propria spedizione punitiva. "Piangevano sia il dirigente, mentre veniva massacrato di botte, sia il bambino. Alcune insegnanti hanno chiamato il personale scolastico, che ha allertato i soccorsi e la polizia", racconta un genitore.
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