Il ragazzo spiegava all’operatore del 113 di aver conosciuto la donna su un’app di incontri, e dopo aver cenato insieme alla stessa in un ristorante, aveva deciso di accompagnarla a casa. Una volta saliti nell’appartamento, la donna, in evidente stato di ebbrezza, aveva insistito per consumare un rapporto sessuale, ma al rifiuto dell’uomo, si era alterata e, dopo averlo minacciato con una bottiglia, aveva chiuso la porta blindata, portando con se le chiavi e chiudendosi a sua volta in camera da letto, aggiungendo che avrebbe fatto uscire il giovane dalla casa solo se avesse avuto un rapporto sessuale con lei.
Sul posto un equipaggio della Volante ed una Squadra dei vigili del fuoco che, utilizzando una scala, accedevano all’appartamento attraverso il balcone della cucina dove si trovava il ragazzo.
I poliziotti, uno volta entrati nell’appartamento raggiungevano immediatamente la camera da letto dove si era ritirata la donna che, alla vista dei polizotti, andava in escandescenza cominciando a sferrare calci e pugni all’indirizzo degli agenti, minacciandoli di morte. La donna inoltre si rifiutava di fornire le proprie generalità. In questo frangente la 31enne riusciva inoltre a colpire un operatore all’addome causandogli lesioni refertate con 5 giorni di prognosi.
Riportata la situazione alla calma, i polizotti affidavano la donna alle cure del personale del 118 nel frattempo intervenuto. Successivamente la 31enne veniva accompagnata in Questura, dove contestualmente giungeva anche la vittima per sporgere regolare denuncia per i fatti accaduti.
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