Aviano (Pordenone)- Carnevale in notturna ad Aviano: alla sfilata in maschera si presentano vestiti da Fleximan, con tanto di motosega. Sei giovani, “armati” di autovelox e cartelli stradali di segnalazione del controllo elettronico della velocità, hanno fatto la loro comparsa tra le altre maschere attirando l’attenzione dei numerosi presenti.
In sei, tre donne e tre uomini, tra i 20 e i 30 anni: sono stati i protagonisti assoluti del Carnevale di Aviano (Pordenone) che quest’anno ha visto per la prima volta svolgere la sfilata dei carri in notturna. Protagonisti al punto che anche i carabinieri (quelli veri) lì hanno identificati annotando le loro generalità.
Il loro travestimento ha fatto discutere i presenti, che si sono divisi davvero poco equamente: la stragrande maggioranza ha accolto il loro passaggio con applausi e incoraggiamenti, mentre una quota ridottissima ha stigmatizzato la messa in scena.
Sta suscitando indignazione il recente episodio di militanti di Do.Ra, associazione dichiaratamente nazista, che
hanno chiuso una cerimonia di matrimonio tenuta nel Comune di Varese con saluto romano da parte del marito a
cui dal cortile ha risposto una quindicina di militanti con il saluto romano di gruppo.
Recentemente la Cassazione a sezioni riunite ha stabilito che il saluto romano è reato. Ma solo se accompagnato
dalla volontà di ricostituire il disciolto partito fascista. In questa fattispecie potrebbe rientrare questo ultimo atto
fra i numerosi perpetrati in precedenza dal gruppo Do.Ra: dal sistematico posizionamento di croci runiche al
sacrario del San Martino, alle scritte apparse lungo la strada provinciale Varese Vergiate, ai continui tentativi di
impedire presentazioni di libri nel comune di Azzate dove recentemente ha aperto una sede, alla provocazione
intimidatoria nei confronti dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Azzate in occasione della
celebrazione della Liberazione il 25 Aprile dello scorso anno.
La «chiamata del presente», «il saluto romano» rientrano nella legge Scelba laddove, date le circostanze, siano
idonei «a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista, vietata dalla XII
disposizione transitoria e finale della Costituzione».
L’associazione Do.Ra., che si dichiara apertamente nazista, già indagata dalla magistratura, continua nel
tentativo di controllo del territorio che i suoi militanti ritengono “Casa loro”, ponendosi per ciò stesso fuori dalla
nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Si tratta in questo caso di espressioni non individuali ma con più
persone che possono essere interpretati come ricostituzione del partito fascista.
ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) fondata da Pertini e Terracini nel
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