CAGLIARI - Sequestrati beni al presidente che la Lega vuole ricandidare .
Un sequestro da 350 mila euro per il governatore uscente della Sardegna Christian Solinas, esponente della Lega al centro di un tira e molla politico sulla sua ricandidatura in vista del voto 24 febbraio. Al cuore dell’indagine della procura di Cagliari, che ha due filoni e vede indagato il presidente sardo per corruzione, ci sono la compravendita di alcuni terreni di proprietà dello stesso Solinas e nomine pilotate in enti controllati dalla Regione.( La Rep )
I sequestri coinvolgono anche i fedelissimi di Solinas Nanni Lancioni e Christian Stevelli.
Il provvedimento, chiesto dal pm Giangiacomo Pilia, è stato firmato dal gip Luca Melis. Nel primo filone con il governatore sono indagati l'imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd'Az). L'indagine riguarda la compravendita da parte di Zedda di un rudere (del valore di 35mila euro e ceduto a mezzo milione) di proprietà di Solinas a Capoterra e poi il successivo acquisto di una casa da parte del presidente della Regione vicino al Poetto di Cagliari. Per gli inquirenti, Zedda avrebbe ottenuto in cambio una fornitura di termoscanner e la prosecuzione della fornitura di software e hardware nell'ambito del project financing di Nuoro.
Il secondo filone riguarda presunte pressioni per la nomina di Raimondi al vertice dell'Enpi e, secondo l'ipotesi della Procura, legata alla promessa di una laurea ad honorem in medicina di un'università albanese. C'è poi anche un filone italiano, con l'Unilink, l'università digitale già finita sotto inchiesta, che sempre attraverso Raimondi avrebbe garantito a Solinas altre docenze con super compensi, questa volta in materie giuridiche. Sono sotto accusa anche il consulente di Solinas, Christian Stevelli, il rettore dell'università di Tirana Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Algonso Lovito. ( Tg Com )
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