Perché, continua la risposta, l’atteggiamento del cliente recensore era già stato notato durante la cena: “Non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina...detto ciò, davanti a queste bassezze umane e di pessimo gusto credo che il nostro locale non faccia per lei. Non selezioniamo i nostri clienti in base ai loro gusti sessuali e men che meno per la disabilità.
Le chiedo, gentilmente, di non tornare da noi, a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati. Cordiali saluti e buona serata”.
Una risposta educata nei toni ma molto ferma, molto apprezzata e condivisa da chi, sulla pagina Facebook della pizzeria, ha letto lo scambio.
E anche una risposta ancor più motivata dall’impegno della coppia di ristoratori, visto che dal 2020 il locale ha lanciato l’iniziativa della pizza sospesa per sostenere l’associazione “Genitori amici dei disabili”, invitando i clienti a pagare una pizza in più da destinare ai ragazzi seguiti dall’associazione. “Risposta fin troppo educata . Nel 2024 è sconvolgente che ci sia gente che pensa e scrive cose del genere”, il plauso collettivo dei clienti della pizzeria.
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