domenica 26 novembre 2023

Paghiamo oltre 80 milioni di euro di multe ogni anno perché il governo non rispetta le leggi Ue

 



Circa 830 milioni di euro in dieci anni. Una media di 83 milioni all'anno, o di quasi 230mila euro al giorno. A tanto ammonta il flusso di denaro pubblico che l'Italia ha versato tra il 2012 e il 2021 (e continua a versare) nelle casse di Bruxelles per pagare le multe comminate per il mancato adeguamento alle leggi dell'Unione europea. Un salasso che rischia di crescere. E che pesa sui conti pubblici, ma anche sulle tasche, la salute e i diritti dei cittadini.

Già, perché dietro queste sanzioni ci sono problemi atavici per l'ambiente e la salute di interi territori che fatichiamo ancora a risolvere. Come ricorda la Corte dei conti nella sua relazione annuale, ci sono le discariche abusive, per le quali abbiamo pagato finora quasi 250 milioni di euro di multa. E poi i depuratori per le acque reflue che mancano in decine di Comuni, e per i quali abbiamo versato 120 milioni. E poi ancora le ecoballe in Campania, che ci sono costate altri 261 milioni in sanzioni. Si tratta di cause che vanno avanti da lustri, iniziate a cavallo tra il 2003 e il 2007. 

Ma la lista non finisce qui: altri 200 milioni li abbiamo versati per aver concesso aiuti illegittimi a imprese e enti di formazione. In questi casi, il danno è doppio, visto che l'Italia paga delle multe per non aver recuperato dei soldi elargiti in violazione delle norme Ue. Ci sono gli aiuti illegittimi concessi alle imprese nel territorio di Venezia e Chioggia, quelli a favore dei contratti di formazione e lavoro, e ancora gli aiuti di Stato concessi agli alberghi dalla Regione Sardegna.


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