TORINO -
Greco si appresta, a festeggiare i dieci anni di guida della fondazione torinese e, insieme alla presidente Evelina Christillin, a lanciare le iniziative per celebrare il bicentenario del Museo. “Torino è una città che mi ha adottato, che mi ha insegnato a stare a tavola, ad affrontare i problemi, ad esporli, ad illustrare il tuo punto di vista senza estremismi. E’ una città che ti osserva, ma che poi è capace ad abbracciarti ed accoglierti”.
Greco, originario di Vicenza, studi a Pisa, e poi dieci anni in Olanda, si è intrattenuto sul palco con il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina, in un inusuale botta e risposta sulla sua vita professionale e sul rapporto con la città dove è arrivato nel febbraio del 2014. Il Museo Egizio nel 2023 supererà il milione di visitatori. "Questo premio - dice Greco - è un punto di partenza importante. Stiamo lavorando, con la presidente Christillin, con l'idea che il museo sia la casa di tutti, in primo luogo dei torinesi perché un museo non è un orpello in più è un'istituzione che ci permette di capire chi siamo. Quando sono arrivato alla guida del museo, nel 2014, l'Egizio ha chiuso l'anno con 467 mila visitatori, arrivare oggi al milione è un traguardo che 10 anni fa non era immaginabile. Dieci anni fa, inoltre, quando sono arrivato al museo ero affiancato da 13 colleghi, oggi sono 75 e il cda ha già approvato l'aumento a 85".
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