Ogni giorno 9 persone vengono uccise dalla violenza stradale.
La FIAB ( Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ) propone soluzioni che condividiamo .
Viva la strada, per il rispetto dei diritti di tutti gli utenti della strada
Le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile tornano in strada il 19 novembre manifestando grande preoccupazione e disaccordo per il nuovo Codice della Strada, a firma del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini che in questi giorni è in discussione alla Camera dei Deputati. Ecco le richieste di Viva la strada.
Sul nuovo Codice della Strada in discussione: stralciare le norme che limitano lo spazio per la mobilità attiva e riducono l’autonomia dei Comuni nella determinazione delle politiche di mobilità urbana; consentire e incentivare l’installazione di autovelox in ambito urbano per il controllo dei limiti di velocità;
Promuovere la legge nazionale per l’istituzione della Città 30 in tutte le città italiane, come è stato fatto dalla Spagna nel 2021;
Prevedere strade scolastiche pedonali davanti ad ogni scuola italiana;
Ripristinare le risorse economiche per progettazione di infrastrutture ciclabili urbane, tagliate mesi fa dal Governo Meloni, per rendere tutte le strade sicure per gli utenti in bicicletta.
Introdurre l’obbligo di installazione del dispositivo ISA (intelligent speed assistance), che limita la velocità dell’automobile per tutti i veicoli dal 7 luglio 2024, estendendone
l’installazione su tutti i veicoli circolanti, non solo sulle nuove immatricolazioni, e vietando la possibilità di disattivare l’ISA da parte del guidatore.
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