martedì 17 ottobre 2023

UNA LANTERNA per le EDICOLE -

 



MERCALLO- 

Ogni chiosco che chiude è una luce che si spegne nel buio delle città" è l'appello al Governo del Sinagi CGIL che rilancia l'iniziativa di quattro anni fa.


Una lanterna accesa davanti ad ogni edicola, oppure, come succede in Piemonte, insegne illuminate tutta la notte, da stasera ( martedì 17) all'alba di venerdì. 

Più che una forma di protesta, una richiesta di attenzione e un appello al Governo che non rinnova l'accordo nazionale dal 2009.

 “La situazione che si è venuta a creare nella filiera editoriale nell’ultimo decennio in particolare, impone una svolta decisa ed un cambio di rotta, anche alla luce del totale disinteresse degli editori ad affrontare i problemi di quella che ad oggi, è una rete dedicata” sostiene il Sinagi, sindacato di categoria della CGIL che ha lanciato l'iniziativa. “La chiusura di chioschi ed edicole è uno stillicidio solo in parte dettato dalla diffusione degli abbonamenti on line” 

Quali sono le richieste alla filiera editoriale? dieci centesimi per ogni pubblicazione consegnata in edicola, definizione delle regole e delle modalità per le garanzie che i distributori locali  richiedono, definizione delle modalità di consegna e resa delle pubblicazioni, superando l’abuso di posizione dominante che si sta attuando su tutto il territorio nazionale da parte dei diversi attori della filiera, nei confronti dei giornalai.

 Al Governo e al Parlamento la categoria invece chiede un credito d’imposta strutturale, un bonus per il sostegno ad una editoria diffusa su tutto il territorio nazionale, finanziato dal fondo per l’editoria ( quello che in parte deriva dal canone RAI)  con una dotazione di almeno 25 milioni di euro, l’inserimento del lavoro in edicola tra i lavori usuranti,  una nuova rottamazione delle licenze con accompagnamento alla pensione dei giornalai, sul modello dell’anticipo di pensione che hanno ottenuto le aziende editoriali, anche finanziato dal fondo per l’editoria,. Inoltre si chiede di favorire norme che portino i Comuni a concedere il cambio della destinazione d’uso dei chioschi, in modo che le attuali edicole possano lavorare creando una prospettiva certa alle famiglie impegnate in quelle attività. 




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