ADRIA ( Rovigo )- Atto intimidatorio in una palazzina di Cavanella Po (Rovigo), nella notte un’esplosione ha mandato in frantumi la porta vetro d’ingresso.
Non si registrano persone ferite in seguito al botto, giunti sul posto tempestivamente carabinieri e vigili del fuoco, hanno messo in sicurezza l’edificio, e agli inquilini degli appartamenti danneggiati è stata trovata una sistemazione provvisoria, grazie alla rete comunicativa tra le forze dell’ordine, amministratori e residenti di Cavanella Po.
Alcune persone infatti sono state ospitate da parenti e altre alloggiate provvisoriamente in una struttura ricettiva del territorio.
Nella mattinata del 1 aprile, sono proseguiti gli accertamenti da parte degli inquirenti sulle cause dell’accaduto e saranno vagliate le entità dei danni all’edificio. Indagini a tutto campo dei Carabinieri, nella palazzina di Borgo Fiorito vivono molti immigrati, una situazione non facile nella frazione.
“La Procura di Rovigo, con indagini delegate alla Compagnia dei Carabinieri di Adria – Nor, procede in ipotesi accusatoria nei confronti di tre giovani, di nazionalità italiana e residenti in Provincia di Rovigo, S.N. del 2000 residente a Porto Viro, M.T. del 2002 residente a Taglio di Po, T.C. del 2001 residente a Loreo, per delitto contro la pubblica incolumità mediante violenza di cui all’art.422 c.p. (Strage) Adria il 31 marzo 2023 per aver compiuto atti al fine di uccidere tali da porre in pericolo la pubblica incolumità collocando e facendo esplodere un ordigno esplosivo artigianale composto da una miscela di tipo pirotecnico a base di perclorato di potassio, polvere nera ed alluminio sulla base del portone del condominio sito in Adria in via Dogana n. 20,
Ha provocato una deflagrazione tale da infrangere i vetri della porta d’ingresso sita al piano terra e delle finestre del piano ammezzato, distruggendo completamente l’androne e le cose ivi collocate, nonché tale da divellere le porte di tre dei sei appartamenti posti al primo e al secondo piano dello stabile, ponendo così in pericolo l’incolumità dei condòmini presenti all’interno della palazzina, approfittando di circostanze di tempo, avendo agito verso le ore 22 di sera, tali da ostacolare la pubblica e privata difesa; nonché anche per il delitto di cui agli artt. 2 e 4 comma 1 e 2 lett. a) L. n. 895/1967 per aver detenuto e portato in luogo pubblico un ordigno esplosivo utilizzato per commettere i fatti suddetti; gli stessi giovani sono indagati anche dei reati di cui agli artt. 678 e 703 comma 2 c.p. commessi a Rosolina il 29 luglio per aver detenuto e portato in luogo pubblico materiale esplodente che lanciavano in prossimità degli appartamenti del villaggio Tizè di Rosolina Mare, causando tre esplosioni, una in direzione degli appartamenti situati a sud-est della struttura e i successivi in zona nord-est, con le aggravanti di aver approfittato di circostanze di tempo, avendo agito verso le ore 4 di mattina, tali da ostacolare la pubblica e privata difesa e di aver commesso il fatto in un luogo ove vi era adunanza di persone”.
E’ anche stato indagato un militare per il reato in ipotesi accusatoria di rivelazione di segreto d’ufficio.
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