L’opposizione liberale ed europeista polacca ha conquistato la maggioranza dei seggi parlamentati alle elezioni legislative in Polonia, in una tornata elettorale in cui è stata registrata l’affluenza più alta dalla caduta del comunismo.
La commissione elettorale ha confermato il risultato a sorpresa, che mette fine a otto anni di governo del partito conservatore e nazionalista Diritto e giustizia (PiS), durante i quali le relazioni con l’Unione europea si sono deteriorate. L’opposizione, guidata dall’ex capo dell’Unione europea Donald Tusk, ha presentato le elezioni legislative di domenica come “l’ultima possibilità” di salvare la democrazia nel paese. “Questa è la fine dei tempi bui”, ha detto Tusk nella tarda serata del 15 ottobre, dichiarando vittoria.
Secondo i risultati definitivi pubblicati il 17 ottobre dalla commissione elettorale di Varsavia, il PiS è il primo partito del paese con il 35,3 per cento dei voti, ma questo non gli garantisce la maggioranza dei seggi in parlamento. Mentre la Coalizione civica di Tusk, i partiti della Terza via e della Nuova sinistra hanno raggiunto complessivamente il 53,5 per cento dei consensi. Dalle elezioni esce ridimensionata anche l’estrema destra di Confederazione (7,1 per cento), che tuttavia entra in parlamento.
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