venerdì 29 settembre 2023

Per Pompei votate Aulus Rustius Verus

 



Scoperta a Pompei: iscrizioni elettorali e resti dell’ultimo sacrificio

Dopo la scoperta di una natura morta con focaccia e calice di vino, a destare stupore ora sono alcune iscrizioni elettorali scoperte nell’ambiente che ospitava il larario, l’altare domestico della casa. Scritte utilizzate per comunicare ai cittadini la propria ascesa in politica, un po’ come accade oggi con i nuovi mezzi di comunicazione, che venivano incise sulle facciate esterne degli edifici, dando la possibilità al popolo di leggere i nomi dei candidati alle magistrature della città.

A fornire ulteriori spunti sulle usanze dell’epoca, tuttavia, è anche la loro collocazione: come spiegano gli autori del contributo pubblicato oggi, la presenza all’interno dell’abitazione potrebbe trovare una sua spiegazione nella prassi di organizzare, all’interno delle case dei candidati e dei loro amici, eventi e cene allo scopo di promuovere la campagna elettorale.

Le iscrizioni emerse invitano a votare un tale Aulus Rustius Verus, candidato per la carica di edile. Si tratta di un personaggio dell’ultima fase di vita di Pompei conosciuto già grazie ad altre iscrizioni e che, insieme a Giulio Polibio, proprietario di una splendida casa su via dell’Abbondanza, negli anni Settanta del I secolo d.C. raggiunse la carica più alta della città, quella di duumvir.


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