A raccontarla è Corriere.it a cui le suore hanno confermato di voler “pregare per lui, malgrado tutto”, perché “è pur sempre un figlio di Dio”.
Sono arrivate intorno alle 11 all’ospedale “San Salvatore” per una visita oculistica a cui doveva sottoporsi la più anziana, superiora del convento. Dopo la visita, prima di uscire dalla struttura sanitaria, hanno raggiunto l’obitorio: “Sapevamo che c’era la salma di Matteo Messina Denaro e volevamo pregare per lui, malgrado tutto. La polizia però non ci ha fatto entrare”, raccontano, dicendo di non sapere che era in programma l’autopsia sul corpo del boss mafioso e che l’ospedale è rimasto blindato per quasi due mesi.
Sappiamo benissimo chi è stato e i reati che ha commesso, ma è pur sempre un figlio di Dio. Gli è stato negato il funerale religioso, va bene. Ma ricordatevi che ogni anima ha diritto ad essere salvata”, hanno concluso parlando con il quotidiano digitale.
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