lunedì 7 agosto 2023

MIMMO LUCANO SOTTO PROCESSO PER TROPPA UMANITA'

 




La vicenda di Mimmo Lucano ancora sotto processo per presunti reati attribuitigli in seguito all'accoglienza dei profughi a Riace, va inquadrata in un contesto molto più ampio che dovrebbe sostituire o almeno affiancare i tanti

discorsi sulle migrazioni che serpeggiano di razzismo e di paura della diversità e del cambiamento.

Non solo l'innocenza di Mimmo Lucano risulta evidente a quanti lo avvicinano, gli parlano e si fanno raccontare direttamente da lui l'intera vicenda, ma risulta evidente anche ad esperti giuristi che gli riconoscono sì delle irregolarità amministrative, ma non i reati gravi (peculato, associazione a delinquere,

favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ecc.).

L' "errore" di Mimmo Lucano è stato, in pratica, non quello di aver infranto la legge, ma di averla, per così dire, superata, elasticizzata, umanizzata, adattata alle circostanze straordinarie che era stato chiamato a gestire.

Lo sguardo miope dei governi nord occidentali e il mainstream assoldato ci mostrano questi disperati come il problema più grande del secolo (e non come la risultante dei problemi da loro stessi creati: colonialismo, sfruttamento da parte delle multinazionali, guerre, cattiva distribuzione delle ricchezze, ecc.). La conseguenza è l'odio, il razzismo, la paura e quindi la ricerca dei mezzi più sbrigativi possibili per fermare le migrazioni: il blocco dei porti, il lasciarli annegare a migliaia ed ora, dopo i recenti accordi con la Tunisia, il lasciarli morire di fame e di sete nel Sahara...

Mimmo si dichiara "ateo", ma la sua vita è Vangelo vivo a differenza di tanti che si dichiarano cristiani, ma non si sa quale Vangelo abbiano letto...

E' questo il discorso da ampliare. Nel 25° capitolo di Matteo non vediamo Gesù condannare chi non è andato a Messa la domenica, ma chi non ha dato da mangiare e da bere a chi ne aveva bisogno, a chi non ha accolto gli stranieri, a chi non ha visitato i carcerati, ecc.( Adista )

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