CASTELFRANCO VENETO ( Treviso )-"Stiamo veramente vivendo un incubo. Chiamano in libreria a tutte le ore, anche di notte, per chiedere se c'è il libro di Vannacci da ordinare. Ordini che sono palesemente delle provocazioni perché ci chiedono centinaia di copie. Altri invece chiamano solo per insultarci".
A raccontare la brutta esperienza a Fanpage.it è Clara Abatangelo, la titolare della Libreria ‘Ubik' di Castelfranco Veneto che ha deciso di non vendere il libro ‘Il mondo al contrario del generale Roberto Vannacci, destituito dalla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze .
Anche sulla pagina Facebook della libreria sono tanti i commenti di chi insulta o non condivide la scelta della libraia. "Complimenti per il vostro modo di fare pubblicità al libro del Generale Vannacci. Grazie alla vostra ottusità ideologica, aumentano le vendite", scrive un utente; "Non conosco nessuno più fascista degli antifascisti", dice un altro. "Eppure ci sono anche moltissimi che ci stanno manifestando la loro solidarietà, alcuni che addirittura ci ringraziano, e quindi ci restituiscono la fatica di questi giorni per i continui insulti", aggiunge Abatangelo.
"Si tratta di una scelta, quella di dare visibilità o meno a fatti o persone, che in tanti contesti si fa ogni giorno, quindi non capisco perché ci si stia scandalizzando così tanto. Io non voglio, e non lo farei se potessi, esercitare un potere effettivo di censura su questo libro, però voglio poter scegliere di non venderlo. Finché ci saranno le biblioteche, io posso decidere liberamente cosa vendere o meno, così come fanno altri negozianti", spiega Abatangelo.
E precisa: "Noi a volte vendiamo dei libri proprio interrogandoci sui principi e valori che ci muovono e io non voglio dover guardare in faccia la mia libraia nera italiana e dirle che lei non rappresenta i tratti veri dell'italianità (come si legge nel libro di Vannacci,
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