Guardiagrele (Chieti)-Nell'estate dei rincari bollenti e degli scontrini pazzi si infiamma sempre di più la battaglia fra clienti ed esercenti.
Praticamente ogni giorno spuntano segnalazioni di "casi" che mettono sul piatto o sul piattino episodi di servizi vissuti dai consumatori come disservizi e "furbate" di ristoratori e baristi per rientrare nei loro costi (schizzati in su) sulla pelle, e il palato, di chi ordina una colazione, un pranzo, un aperitivo o una cena.
E dall'altra parte del bancone e della cassa ci sono le posizioni di chi lavora nella ristorazione che lamenta poco rispetto e scarsissima attenzione nei confronti della loro attività.
L'ULTIMA .
Fa caldo, ma Stein Martin, tedesco e romano di adozione che si occupa di commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, decide di passeggiare per le strade con il proprio cane che, a un certo punto, mostra di aver sete. Ecco una fontanella. E di fronte un bar. L'uomo entra e chiede un contenitore per far bere il suo Golden Retriver.
" Con mio immenso stupore, alla mia richiesta hanno risposto che non potevano darmela, allora ho ribadito: guardi che è per far bere il cane, se vuole gliela pago. Mi hanno chiesto 1.50 euro senza scontrino, scocciati, e me l'hanno consegnata. Io sono rimasto basito e perplesso in questa estate dove tagliare a metà un tramezzino costa 2 euro succede anche questo".
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