MILANO - "Non ricordare mai nelle stragi nazifasciste le responsabilità del fascismo, sia quello repubblicano che quello del ventennio, è vergognoso". Sergio Fogagnolo è il figlio del partigiano Umberto, uno dei 15 che vennero prelevati dal carcere di San Vittore il 10 agosto 1944 per essere fucilati in piazzale Loreto.
Al termine del suo discorso commemorativo, tenuto davanti a oltre 200 persone nella stessa piazza che fu il teatro dell'esposizione pubblica dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci nel 1945, esprime il suo punto di vista anche sulla polemica scatenata dal portavoce di Regione Lazio Marcello De Angelis rispetto alla strage di Bologna: "C'è una volontà di scindere le proprie responsabilità politiche dalle radici che invece rivendicano. Una forma di schizofrenia politica, interessante per i politologi, ma dannosa per il paese". Con lui anche il presidente provinciale dell'Anpi di Milano, Roberto Cenati: "Inaccettabile la presa posizione sulla strage di Bologna, anche perché - ha detto Cenati - proviene non da un normale cittadino, ma da un soggetto che ricopre un ruolo all'interno delle istituzioni. Stanno tentando di riscrivere la storia".( leggi Meloni )
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