PIEVE DI CADORE ( Belluno)- Al termine della benedizione e del rituale di commiato, come accade per ogni tumulazione, la bara del defunto è stata sollevata da terra per l’inserimento nella fossa.
Subito si è capito che qualcosa non tornava. La bara, che era di misura standard, non riusciva ad entrare nello spazio a lei riservato a terra
. Nell’imbarazzo generale, gli addetti hanno cercato di recuperare l’errore di calcolo azionando l’escavatore con ancora tutto il corteo funebre presente attorno alla tomba. Minuti lunghissimi in cui amici e parenti del defunto, già provati dal dolore per la perdita del proprio caro, avrebbero volentieri evitato.
Con il rumore del motore dell’escavatore in sottofondo e i volti attoniti dei presenti, il rappresentante della ditta funebre ha fermato le operazioni di scavo, suggerendo agli operai di attendere il deflusso di amici e parenti. Dopo qualche ora di lavoro, senza l’imbarazzo generale e con la fossa rimessa a misura, si è potuta svolgere nuovamente l’operazione di sepoltura dell’anziano. Questa volta senza intoppi.
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