Zarina Hashmi, nota semplicemente come Zarina, è stata un’artista, incisore e scultrice indiana. È nata il 16 luglio 1937 ad Aligarh, in India, ed è deceduta il 25 aprile 2020 a Londra. La produzione artistica di Zarina includeva diversi medium, tra cui disegno, incisione e scultura. Era associata al movimento artistico del minimalismo ed era conosciuta per l’utilizzo di forme astratte e geometriche.
Zarina è meglio conosciuta come incisore, preferendo intagliare anziché disegnare le linee del suo lavoro, scavando la superficie anziché costruirla. Utilizza vari medium di incisione, tra cui incisione, xilografia, litografia e serigrafia, e spesso crea una serie di stampe per evocare la molteplicità di luoghi o concetti. Ad esempio, il suo lavoro fondamentale “Home is a Foreign Place” è composto da 36 stampe xilografiche, ognuna rappresentante un particolare ricordo di casa.
Ogni stampa, incisa con una parola in urdu, allude ulteriormente al ruolo vitale che la lingua gioca nel lavoro di Zarina, rendendo omaggio alla sua lingua madre in declino.
Altre opere come “These Cities Blotted into the Wilderness”, “Countries” e “Dividing Line” esplorano confini geografici e territori contestati, in particolare quelle aree che sono segnate da conflitti politici.
Nel 2011, Zarina è stata una dei quattro artisti scelti per rappresentare l’India alla Biennale di Venezia
. Nel 2012, l’Hammer Museum di Los Angeles ha organizzato la sua prima retrospettiva intitolata “Zarina: Paper Like Skin”. La mostra è stata esposta anche in altri musei, tra cui il Solomon R. Guggenheim Museum e l’Art Institute of Chicago.
Le opere di Zarina si trovano nelle collezioni permanenti di prestigiose istituzioni come il Museum of Modern Art, il Whitney Museum of American Art, la National Gallery of Art e la Bibliothèque Nationale de France.
Il suo contributo al mondo dell’arte l’ha resa una figura significativa, soprattutto nei campi del minimalismo, dell’incisione e della scultura.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO