È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago pubblicato su JAMA Network Open.
La ricerca ha mostrato che all’età di 40-45 anni chi nell’infanzia aveva vissuto esperienze negative aveva un’età biologica fino a 1,7 anni maggiore rispetto ai coetanei che avevano avuto un’infanzia serena.
Secondo i ricercatori, è probabile che a determinare l’invecchiamento precoce possano essere diversi fattori: alcuni di tipo socio-economici, altri di tipo comportamentale, ma anche l’esposizione a uno stress prolungato che produce effetti biologici negativi sull’organismo.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO