giovedì 29 giugno 2023

Casapound, in dieci condannati per l’occupazione abusiva del palazzo all’Esquilino.

 


ROMA - I giudici del tribunale di Roma hanno condannato a due anni e due mesi di reclusione dieci persone per l'occupazione abusiva da parte di militanti di Casapound del palazzo in via Napoleone III a Roma, nel quartiere Esquilino. Nei confronti degli imputati, tra i quali Gianluca Iannone, Simone e Davide Di Stefano, il pm Eugenio Albamonte aveva contestato il reato di occupazione abusiva di stabile aggravata.

 

Nel corso della requisitoria il pm Eugenio Albamonte ha affermato che siamo in presenza di una "occupazione di un immobile di proprietà del Demanio e assegnato al ministero dell'Istruzione che va avanti dal 2003 e che ha il suo fulcro in un movimento politico. Una occupazione che non ha le caratteristiche delle finalità abitative e che ha causato fino al 2019 un danno significativo all'Erario, stimato in oltre 4, 5 milioni di euro dalla Corte dei Conti, oggetto anche di un provvedimento sequestro preventivo non eseguito per ragione di ordine pubblico".

Sulla vicenda è intervenuta l’Associazione dei partigiani che da tempo chiedono lo sgombero della sede di CasaPound. "Esprimiamo soddisfazione per la sentenza di condanna dell'occupazione di CasaPound del palazzo di Via Napoleone III a Roma, che ha accertato come la stessa non sia caratterizzata da finalità abitative.
Come abbiamo sempre denunciato e come essi stessi si definiscono, si tratta di un covo di fascisti, agitatori di razzismo, antisemitismo, xenofobia, odio e violenza – spiega Fabrizio De Sanctis, presidente ANPI provinciale di Roma e componente della Segreteria nazionale ANPI – Confidiamo ora nel pronto intervento delle Autorità preposte. 

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