mercoledì 14 giugno 2023

Al teatro Regio di Torino il governo impone un minuto di silenzio per Berlusconi, pubblico in rivolta: fischi e insulti

 



TORINO - L'omaggio imposto dal governo, metà platea rimane seduta, partono "buu" e urla "mafioso". Contestazioni anche dai camerini.



La richiesta di fare un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi non è andata giù a buona parte del pubblico del teatro Regio di Torino. Ieri  sera, nel tempio della lirica di piazza Castello, dagli altoparlanti della sala, poco prima che si alzasse il sipario sulla prima recita della Butterfly, viene annunciato il momento di silenzio per l'ex presidente del Consiglio che è morto ieri a Milano. Una scelta, in linea con il lutto nazionale deciso dal governo Meloni in occasione delle esequie di Stato di domani in Duomo a Milano, che non ha convinto tutto il pubblico torinese. 

La platea si è divisa, mezza sala è rimasta seduta e mezza si è alzata. Non sono mancati i fischi da parte di chi è rimasto seduto, oltre a "buuuu" e epiteti come "mafioso".

Fischi che sono arrivati anche dai camerini degli artisti, dietro al palco. La richiesta di osservare il minuto di silenzio in sala prima dell'inizio dello spettacolo è arrivata direttamente dal governo e dal ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano,

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