Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Indetta con la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007, questa ricorrenza accende i riflettori sulle discriminazioni e le ingiustizie che le persone Lgbtqia+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, agender, asessuali, ecc…) subiscono nel mondo del lavoro a causa del loro orientamento sessuale e identità di genere.
I dati Istat e Unar parlano chiaro: In Italia una persona su tre, tra quanti dichiarano un orientamento omosessuale o bisessuale e sono occupate o ex-occupate, afferma che il proprio orientamento ha rappresentato uno svantaggio nel corso della propria vita lavorativa in almeno uno dei tre ambiti considerati (carriera e crescita professionale, riconoscimento e apprezzamento, reddito e retribuzione).
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