È il popolo più inviso e sul quale si nutrono i maggiori pregiudizi. Sono i Rom, Sinti e Caminanti, di cui l'8 aprile di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale, che ha come scopo proprio quello di "deporre l'astio e i pregiudizi" nei loro confronti.
"L'allarmante aumento dell'incitamento all'odio e del capro espiatorio dei Rom da parte di gruppi estremisti di destra e xenofobi dovrebbe preoccuparci tutti", ha commentato oggi sui social il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres: "In questa Giornata Internazionale dei Rom, dedichiamoci nuovamente alla promozione dell'uguaglianza, della dignità e della non discriminazione per tutti".
Un popolo martoriato, che ha subito discriminazioni razziali e sterminio, specie durante il nazismo. Popolo di viaggiatori, sempre in movimento.
Una comunità per la quale il Consiglio d'Europa lo scorso febbraio si è pronunciato chiedendo all'Italia di "aumentare la protezione", prendendo tutte le misure necessarie per elaborare e adottare, a livello nazionale, "un quadro legislativo specifico" per la loro tutela. Rivolto proprio ai Rom, ai Sinti e ai Caminanti, al fine di elaborare un piano di miglioramento del loro status socio-economico da realizzare attraverso una consultazione dei rappresentanti di queste comunità in tutte le fasi del processo.
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