TREVIGNANO - Nessuno l’ha più vista dal tre aprile scorso, giorno dell’ultima “preghiera in collina”. Gisella Cardia - all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla - è scomparsa da Trevignano o, almeno, così sembra. Della donna che sulle rive del lago di Bracciano ha portato il “culto” di una madonnina che piange sangue non si sa più nulla da una settimana.
Una delle persone che fa parte del direttivo dell’associazione “La regina del rosario” spiega: «il marito Gianni l’aveva detto che l’avrebbe portata via dopo tutto il clamore che c’è stato, e così ha fatto».
Forse la coppia, che a Trevignano arrivò nel 2016, potrebbe aver fatto ritorno in Sicilia (la Cardia è originaria di Caltanissetta) oppure si potrebbe esser rifugiata da parenti ad Angri, la piccola cittadina nel salernitano che ha dato i Natali al marito ma c’è anche chi dice che abbiano lasciato il Paese alla volta della Romania dove l’uomo avrebbe dei parenti.
Di certo la donna della “Madonnina” che piange sangue (anche se questo risulterebbe essere di maiale) è sparita e il mistero che la riguarda si infittisce. In suo ultimo messaggio pubblico avrebbe previsto l’arrivo della «guerra in Italia» poi il silenzio.
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