ROMA -
Meloni: “Uccisi in 335 solo perché italiani”.
L’Anpi: “No, perché antifascisti”. Vanoni contro la premier: “È un po’ confusa”
MELONI -Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell'attacco partigiano di via Rasella».
«Una strage – prosegue – che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 innocenti massacrati solo perché italiani».
«Certo, erano italiani – replica l’Anpi - ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei».
È doveroso aggiungere, sostiene l’Associazione Nazionale Partigiani, «che la lista di una parte di coloro che sono stati “barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste”, come dice la Meloni, è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell'interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti»
Le parole della premier non sono piaciute a Ornella Vanoni che, in un twitter attacca: «Non sono stati uccisi solo perché italiani, ma perché italiani ebrei e italiani partigiani. Forse la Meloni è un po’ confusa davanti a questa memoria».
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