Oltre il 90% degli adulti sopra i 50 anni ha già contratto il virus che causa il Fuoco di Sant'Antonio, Herpes Zoster, che permane in forma latente all'interno dell'organism; 1 adulto su 3 lo svilupperà nel corso della vita.
Un sondaggio condotto da Ipsos Mori in diversi Paesi del mondo su 2.509 persone, però, evidenzia che mediamente solo il 7% crede di essere ad alto rischio nei prossimi 10 anni.
L’Herpes Zoster, recrudescenza del virus della varicella avuta da bambini, quando si ripresenta in età adulta aggredisce i nervi, soprattutto in quei soggetti, come gli anziani, che hanno un’immunità deficitaria o un quadro di fragilità per la presenza di comorbidità», spiega il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei.
«La malattia peggiora fortemente la qualità di vita di chi ne è colpito e può avere esiti molto pericolosi se intacca alcuni punti critici come il nervo trigemino, provocando addirittura la cecità.
A preoccupare è soprattutto la nevralgia post-erpetica, una complicanza che può manifestarsi a distanza di tempo causando dolori lancinanti lungo il nervo colpito, spesso non trattabili con i farmaci. Un modo per far sì che il “Fuoco di Sant’Antonio” non si accenda ed evitare tutte queste temibili sequele c’è ed è la vaccinazione».
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