L’associazione tra solitudine e declino cognitivo non è una novità, ma il nuovo studio pubblicato su Plos One è uno dei più ampi mai condotti finora e le prove raccolte a sostegno del legame sono estremamente convincenti. La solitudine incide così tanto sulla salute del cervello anche perché spesso è abbinata ad altri fattori che aumentano il rischio di demenza. Uno studio inglese ed uno studio canadese .
Dall’analisi è emerso che la solitudine e la mancanza di relazioni con altre persone che possono essere di aiuto in caso di bisogno erano elementi fortemente associati a fattori di rischio potenzialmente modificabili per la malattia di Alzheimer e altri tipi di demenza.
Gli individui che fumavano di più, consumavano alcolici in modo eccessivo, soffrivano di disturbi del sonno e non praticavano frequentemente attività fisica, tutti fattori di rischio noti per il declino cognitivo, avevano maggiori probabilità di essere soli e privi di una rete sociale di sostegno.
Anche alcuni fattori di salute fisica e mentale, già associati a un maggior rischio di demenza, sono ricorrenti nelle persone sole: malattie cardiovascolari, disturbi della vista o dell'udito, diabete e comportamenti nevrotici e depressivi portano spesso all’isolamento sociale sia soggettivo che oggettivo.
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