La sindrome di Asperger eredita il suo nome dal medico austriaco Hans Asperger che per primo ha identificato, studiato e descritto un gruppo di bambini con particolari comportamenti nell’interazione sociale, negli interessi e nelle abilità comunicative.
Indica tutte quelle persone che presentano alcune caratteristiche dell’autismo (come interessi particolari) ma che nello specifico sono caratterizzate da un’intelligenza e funzionamento cognitivo più elevato ma anche:
- difficoltà nel gestire il cambiamento,
- iperfocus su alcuni temi conosciuti in maniera approfondita
- estrema sensibilità, soprattutto sensoriale (suoni, sapori, consistenze)
- difficoltà verso il mondo “sociale” cioè interazioni, maturità e pensiero
- tendenza a relazionarsi in modo particolare (senza isolarsi spesso)
- difficoltà a controllare e comunicare le emozioni
- capacità linguistiche (vocabolario e sintassi) superiori ma immaturità nella conversazione, prosodia atipica e pedanteria
- difficoltà di apprendimento
- difficoltà nell’organizzazione personale
- Goffaggine nei movimenti e nella coordinazione
Ad ogni modo, non si troveranno mai due persone con autismo o sindrome di Asperger uguali: esse sono uniche come tutti gli esseri umani.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO