La “luna di neve” sarà più brillante laddove potrà riflettersi sul manto bianco. Il nome alla luna piena di febbraio – prevista domenica notte – d’altra parte è stato assegnato dagli indiani d’America, che di natura e paesaggi riempivano la loro vita.
La loro abitudine di dare una definizione al plenilunio di ciascun mese risale a secoli fa, ma si è mantenuta fino a oggi.
Domenica notte, il 5 febbraio, la Luna della Neve – detta anche Luna di Ghiaccio – inizierà a brillare già al tramonto, intorno alle 18, e raggiungerà il massimo splendore intorno alle 20.
Non sarà una Superluna, ma sarà decisamente più grande della “Microluna del Lupo”, apparsa nella notte tra il 6 e il 7 gennaio.
Gli astronomi preannunciano un evento molto suggestivo.
Affascinante ed emblematico, come vuole la tradizione, il satellite della Terra si troverà a una distanza dal perigeo luna – ovvero il punto più vicino alla Terra nell'orbita della luna – di 404.888 km, oltre 40mila chilometri in più rispetto alla distanza minima indicata dall'astrologo Richard Nolle nel 1979 per identificare una Superluna.
Ed è per questo che la Luna della Neve sarà un semplice plenilunio, ma dalla bellezza straordinaria.
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