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PADOVA - “Il denaro è lo sterco del diavolo ( quindi ha bisogno della benedizione di un esorcista )questo aforisma è stato attribuito a uno dei padri fondatori della Chiesa Cristiana, San Basilio Magno (330-370).
Però....." PECUNIA NON OLET " (" IL DENARO NON PUZZA "......nella tasca del prete ) Parafrasi della risposta che secondo una tradizione accolta da Svetonio (De vita Caesarum VIII, 23) e ripresa poi da Dione Cassio (Hist. LXV, 14), l’imperatore romano Vespasiano avrebbe dato al figlio Tito, il quale lo rimproverava per una tassa da lui imposta sugli orinatoi, mentre gli mostrava il denaro ricavatone; la frase è divenuta proverbiale per significare che non bisogna sottilizzare troppo circa la provenienza del denaro.
In sostanza l'86enne Don S. B., noto per essere stato l'esorcista ufficiale della diocesi di Padova, è indagato dalla Procura per appropriazione indebita.
A raccontare la vicenda è "Il Mattino di Padova": a inviare l'esposto in Procura è stata l'avvocato C. B., amministratrice di sostegno di una pensionata di 90 anni attualmente ricoverata in casa di riposo a Rubano, la quale ha scoperto che nel febbraio 2021 il prete aveva trasferito dal conto corrente dell'anziana al suo ben 300mila euro.
Don S. B. non solo aveva la delega a utilizzare il conto corrente della donna, che conosceva benissimo dato che lui viveva in una casa di proprietà dell'anziana a Bosco di Rubano, ma il maxi-spostamento di soldi ha insospettito l'avvocato, che si è subito rivolta alla Procura.
Il tutto con un'ulteriore complicazione: le condizioni di salute del prete non sono delle migliori, al punto che anche lui ora ha un amministratore di sostegno, ovvero il fratello.
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