GALLARATE -L’amaretto di Gallarate può ambire a diventare un prodotto Igp, vale a dire con il marchio europeo di Indicazione Geografica Protetta.
A base di mandorle, zucchero e albume, gli amaretti, nella loro forma attuale, sarebbero nati da un errore – secondo il racconto tramandato – in un laboratorio di pasticceria, dove un gatto impiccione avrebbe camminato sui dolcetti schiacciandoli e donando anche la loro caratteristica forma irregolare.
Una forma “imperfetta” che nasconde un dolce semplice e inatteso, anche come sapore, rispetto ad altri amaretti del Nord Italia. Nel tempo poi sono stati resi famosi anche dalla pasticceria Bianchi in pieno centro.
Oggi sono divenuti un dolce tipico da regalare e anche da offrire a chi viene in città. Negli anni passati divennero persino prodotto amato dall’attuale re d’Inghilterra Carlo III,
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