Sono 11 i bambini arrivati morti a causa del freddo o dispersi in mare da fine ottobre a Lampedusa.
La strage degli innocenti, la chiamano in porto i volontari della parrocchia e gli operatori di Mediterranean Hope che continuano ad assistere i naufraghi.
Sono passati quasi 10 anni dalla prima visita da Pontefice di Papa Francesco a Lampedusa e si continua a morire. L’indifferenza è diventata latente e noi continuiamo ad assistere a questo strazio», prosegue Don Carmelo.
La maggior parte degli sbarchi su Lampedusa avvengono ora soprattutto con barconi che partono dalla Tunisia. Alarm Phone ha calcolato che in due anni risultano morte o disperse da questa rotta 575 persone a cui si aggiungono le vittime dei naufragi che non si è riusciti a documentare.
«L’Europa supporta la guardia costiera tunisina che è responsabile di queste morti, il team di Alarm Phone ha ricevuto diverse segnalazioni, video e foto che testimoniano il comportamento violento delle autorità tunisine mentre intercettano i migranti in mare: persone prese a colpi di fucile , spari in aria o nella direzione del motore, manovre pericolose».
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