Secondo uno studio della University of Pennsylvania pubblicato su Nature, la voglia di muoversi più velocemente, faticare, sudare, forzare i muscoli fino a sentirli piacevolmente indolenziti dipende da specifici batteri ospitati nell’intestino che, attivando alcuni nervi inducono nel cervello l’irresistibile tentazione di indossare tuta e scarpe da ginnastica.
L’impulso a muoversi e, una volta in movimento, a fare ancora di più sarebbe generato nello specifico da piccole molecole chiamate metaboliti prodotte dai batteri. Queste molecole, stimolando i nervi sensoriali dell’intestino, potenziano il desiderio di fare attività
fisica nella regione del cervello coinvolta nella motivazione.
Dopo una lunga e approfondita analisi che ha coinvolto diversi laboratori, i ricercatori hanno individuato due specie batteriche strettamente legate a prestazioni sportive migliori, Eubacterium rectale e Coprococcus eutactus.
Queste due specie di batteri producono metaboliti noti come ammidi di acidi grassi (FAA) che stimolano i recettori endocannabinoidi CB1 sui nervi sensoriali dell'intestino, collegati al cervello attraverso la colonna vertebrale. La stimolazione di questi nervi, a sua volta, provoca un aumento dei livelli del neurotrasmettitore dopamina, in una regione del cervello chiamata striato ventrale.
I ricercatori hanno ipotizzato che un maggiore rilascio di dopamina in questa regione durante l'esercizio aumenti le prestazioni rafforzando il desiderio di fare ancora di più.
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