Il 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, una ricorrenza istituita per iniziativa del World Kindness Movement, ossia un movimento fondato a Tokyo nel 1997 e volto proprio a promuovere la gentilezza in tutto mondo.
Anche l’Italia ha aderito a questa lodevole iniziativa istituendo nel 2021 il Movimento Italiano per la Gentilezza con sede a Parma. Tramite svariate attività e pubblici manifesti, tali associazioni promuovono i loro valori fondati sul rispetto, la reciprocità, l’armonica convivenza e l’apertura di cuore e mente.
Alla domanda “Sei gentile?” difficilmente ci si sentirà rispondere di no, considerando che la gentilezza rientra tra le aspettative della buona educazione e delle buone maniere. Ma rispondere con cortesia al panettiere o al giornalaio, piuttosto che sgarbatamente, non è il genere di gentilezza di cui stiamo parlando. “La gentilezza è qualcosa di più complesso e profondo – come sottolinea per esempio l’Associazione GentleTude, impegnata nella realizzazione di progetti “per una società purificata dall’aggressività, dall’indifferenza e dalla maleducazione” – . A volte, dipende addirittura dall’esperienza individuale di ciascuno di noi, diventando quindi qualcosa di intimo e personale. Per questo motivo è difficile darle una definizione inequivocabile, come è pure difficile capire bene il suo meccanismo”.
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